E' UNA ROSA


ISPIRATO A “IL PICCOLO PRINCIPE”, DI ANTOINE DE SAINT-EXUPERY

Coreografia e regia 
JULIE ANN ANZILOTTI 
con
FRANCESCO MARGAROLO
JULIE ANN ANZILOTTI
musiche 
KYUICHI SAKAMOTO, SERGEI RACHMANINOV, GUY KLULEVESEK
scena
TIZIANA DRAGHI
luci
ANDREA MARGAROLO
organizzazione
ROBERTA TASSINI
Produzione 
REGIONE TOSCANA
ASSOCIAZIONE TEATRO COMUNALE NICCOLINI
COMPAGNIA XE

Sulla scena due figure: una aviatrice narratrice e un Piccolo Principe pittore.

I loro corpi si muovono come in una danza.

La scena è un fondale di carta color pergamena sul quale dal vivo vengono disegnate le immagini scenografiche;
rappresentare con la grafica e il disegno quello che sentiamo e diciamo, come da bambini quando ancora le parole non sono sufficienti per esprimere agli altri il nostro mondo.

Le parole si spezzano. il corpo parla, le immagini si fissano.

E’ una ricerca sull’infanzia, i suoi stupori e le sue delusioni attraverso la poesia del movimento e della parola, il clima dettato dalla musica, la concretezza dell’immagine.

“Tutti i grandi sono stati bambini una volta”
(Ma pochi se lo ricordano)

Antoine De Saint - Exupery


Hanno scritto


"Il Piccolo Principe" si è messo a ballare. La Anzilotti...ha debuttato a Radicondoli in "E' una Rosa" [...] in cui la sua voce calda e pastosa e il suo corpo ilare dialogano con un vibratile piccolo principe in parrucca bionda e mantello argenteo che parla poco ma disegna molto facendo rivivere[...] la melanconia infantile, semplice solo in apparenza, del celebre racconto."

di MARINELLA GUATTERINI, SOLE 24 ORE Agosto 2002

" Il tentativo di questo nuovo spettacolo della Anzilotti [...] è quello di creare una situazione scenica che non vada necessariamente di pari passo con una sola arte [...] questa volta la comunicazione passa attraverso il gesto, la presenza scenica [...] e la voce mescolati a un elemento nuovissimo, la pittura. [...] la Compagnia XE sperimenta il delinearsi delle scenografie dipinte dal vivo sulla scena sulla base di emozioni creative [...] il desiderio di trasmettere l'infanzia attraverso la poesia del movimento e della musica, prima di fissarla nella concretezza di un'immagine dipinta."

di GIANLUCA CITTERIO, ESTATE A RADICONDOLI Agosto 2002

 

TOP BACK