COMMEDIA VAGANTE


Interpreti:
Marco Bandinelli
Emanuele Checcucci
Martina Ermini
Damiano Forni
Francesca Lentucci
Helga Maestrini
Enrico Mancini
Manola Nunziati
Luca Privitera
Federica Salvini
Timothy Ward-Booth

Coreografia e regia: Julie Ann Anzilotti
Collaborazione Artistica: Luca Privitera, Martina Ermini, Helga Maestrini
Musica: S.Brown, F.Satie, J.Zorn
Luci: Francesco Margarolo
Sound: Roberto Nigro
Coordinamento progetto: Laura Dainelli, Educatrice Comune San Casciano V.P
Organizzazione: Julie Desjardins

Produzione: Compagnia Xe, Comune di San Casciano V.P., Regione Toscana

Lo spettacolo “Commedia vagante” è un’importante tappa del laboratorio “Personae”, tenuto da Julie Ann Anzilotti, coreografa della Compagnia di teatrodanza Xe, insieme alle educatrici Martina Ermini e Helga Maestrini, e al danzatore Luca Privitera.


Il progetto, nato nel 2000 con il sostegno e la collaborazione del Comune di San Casciano Val di Pesa e della ASL 10, porta avanti l’idea di creare occasioni d’integrazione e pari opportunità per adulti con handicap psico-fisici di età compresa fra i 18 e i 40 anni, al fine di creare momenti di socializzazione, di integrazione e di partecipazione attiva alla vita sociale. Il percorso delineato in questi dieci anni di attività si è concretizzato in un laboratorio permanente nel territorio del Comune di San Casciano V. Pesa. Il movimento interagisce con l’espressione teatrale, là dove incontra elementi comuni, costruendo un percorso dai vari obiettivi che confluiscono tutti nello sviluppo della conoscenza e consapevolezza del proprio corpo. Il Teatro di Movimento, attraverso un articolato lavoro di improvvisazione, diviene occasione di ricerca e di sviluppo non solo della sfera socio-relazionale ma anche di quella riabilitativa e terapeutica. Si approfondisce l’aspetto psicologico, motorio, culturale, creativo e drammaturgico fino ad arrivare all’autonomia del proporre e del proporsi. Un aspetto fondamentale è la gioia profonda che I ragazzi coinvolti provano nell’andare in scena di fronte ad un pubblico che è in grado di accettare e condividere le emozioni e i sogni che rappresentano. Per questo tutti quanti hanno tratto giovamento da questo laboratorio: qualcuno ha vinto la timidezza, qualcun altro è riuscito a condividere con gli altri i suoi pensieri, altri hanno trovato più sicurezza in loro stessi, altri sono riusciti a raggiungere una sorta di autocontrollo, imparando a dominare le proprie emozioni.

Lo spettacolo “Commedia vagante”, che ha debuttato il 14 maggio 2009 al Teatro Comunale Niccolini di San Casciano V.P., è un viaggio surreale all’interno di vite fatte di sogni, di fiabe e di miti contemporanei che appartengono all’immaginario di ciascuno di noi. Personaggi misti si intrecciano, ognuno con il suo bagaglio, improvvisamente sulla scena; si conquistano la scena e spesso non dicono niente, nessuna filosofia, solo presenza. Ogni chiamata una risposta, lieve, agita, forte, sospirata. Un divenire che ci ha portati a mutare con facilità e sostanza, nello studio come nella commedia, senza strappi con la persona, con il sentimento originale. Abbiamo dato spazio ad un percorso del soggetto che esiste nell’essere, che aspetta però di nascere, in ognuno con opportunità diverse, che per gli altri diventano nuove e affascinanti. Lavorando sul desiderio, su ciò che valorizza la persona come “ IO SONO ”, senza imposizioni, permettendoci di andare ad intaccare i processi emotivi più profondi. Escludendo la semplice rappresentazione-imitazione di qualcosa o di qualcuno, ma insistendo sull’ascolto di sé e sulla rappresentazione di un desiderio proprio, intimo e personale : ognuno protagonista e attore del proprio desiderio.

Questa valorizzazione è stata data soprattutto dalla possibilità di mettere in scena una parte importante della propria vita: il voler fare, il voler essere. Così: “Io vorrei essere una principessa! Io difenderò la giustizia con i miei super poteri. Io invece cercherò i bambini sperduti e li porterò verso la felicità. Io mi sento un elefantino ! A me invece piace la cioccolata e la dolcezza: io sarò.. mille strati di zucchero filato e farina. E io userò la mia pistola! L’importante è che mi diate un mantello e l’uncino. Allora io farò il gobbo e riempirò tutta la scena di ragnatele. Io spazzerò via tutto e leggerò poesie. E le mie scarpette? E le bacchette magiche? Tu sarai zucca, tu cavallo e tu cocchiere. Ma la mia parrucca? Io voglio ballare! Vedere tutti con il tutù che camminano sulle punte. A me mi sembrate tutti pazzi! Penso che vi trasformerò in circensi: mangiafuoco, l’equilibrista, il giocoliere, i clown ubriachi! Io invece sarò il direttore di un'orchestra e voi gli orchestrali. Voglio far volare tutti con le mie note!”
Così Damiano, Emanuele, Enrico, Federica, Filippo, Francesca, Julie Ann, Helga, Luca, Manola, Marco, Martina, Timmy, come condottieri sinceri cercano attraverso il gioco del teatro di conoscersi e di far conoscere. Di trasmettere quello che loro pensano del mondo o quello che vorrebbero che accadesse.

Su queste premesse nasce “Commedia Vagante” dove di vagante c’è l’orizzonte, di commedia ci sono le persone, di studio c’è la società attraverso la fiaba, il cinema, i cartoni animati, la fantasia. 
In questo lavoro, e di teatro si parla, si mette in scena il divenire delle idee, non come punto di arrivo ma come processo, che necessariamente torna con riferimenti fanciulleschi ed ingenui, pur affrontando l’oggi. E’ leggero, non soffice, ma a tratti crudo proprio per la sua nudità. E dipende tutto dal trascorso e dalla memoria di ognuno di noi, e torna al pubblico come un universo presente; l’essere sopito si sveglia per accogliere la nuova prospettiva.


PRESS


TOP BACK