ERODIADE-FAME DI VENTO


1993>2017
Coreografia Julie Ann Anzilotti
MusichePaul Hindemith, Walter Fӓhndrich, Wolfgang Rihm
Scene Alighiero e Boetti
Assistente alla scenografia Tiziana Draghi
Costumi Loretta Mugnai
Scrittura vocale e voce Gabriella Bartolomei
InterpretiPaola Bedoni (Nutrice), Giulia Ciani (Angelo Custode), Liber Dorizzi (Giovanni Battista), Sara Ladu (Spirito del Bene), Laura Massetti (Spirito Maligno), Sara Paternesi (Erodiade)
Progetto luci Andrea Berselli Consulenza musicale Michele Porzio Montaggio colonna sonora Roberto Nigro
Collaborazione tecnica
Francesco Margarolo
Ricostruzione scenografia
Andrea Bulgarelli, Talìa Malfassi, Edoardo Ridi
Collaborazione artistica
Carla Chiti
Organizzazione
Compagnia Xe Alessandra Passanisi Collaborazione organizzativa Adriana Vignali
in coproduzione con Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee, Ravenna Festival, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado”, Torinodanza festival / Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale.
in collaborazione con Amat – Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Teatro Pubblico Pugliese Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, Fondazione Toscana Spettacolo Onlus, Fondazione Milano Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi.
Si ringrazia Fondazione Alighiero e Boetti, VIE Festival, Ert - Emilia Romagna Teatro Fondazione

Debutto 1993 Teatro Ponchielli di Cremona, 22 aprile 1993, nell’ambito del “Progetto Neoclassico” di Marinella Guatterini
Ricostruzione 2017 Teatro Storchi di Modena nell’ambito del progetto RIC.CI - Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni ‘80/’90 ideato e diretto da Marinella Guatterini con il supporto di Silvia Coggiola e Matteo Rinaldini/organizzazione e comunicazione e Alberto Calcinai/fotografo.


Lo spettacolo di teatrodanza Erodiade - Fame di vento, creato da Julie Ann Anzilotti in collaborazione con Alighiero Boetti,-che con lei lavorò per 8 mesi, indicandole anche il sottotitolo della pièce-, si ispira al poema incompiuto Hérodiade di Stéphane Mallarmé, del quale restano tre frammenti e una serie di appunti.


La figura centrale è rappresentata da Erodiade (o Salomé, ma Mallarmé preferisce chiamarla con il nome della madre, per differenziarla dalla Salomé moderna e dai suoi stereotipi), vista nella sua immensa solitudine e amarezza: il mito della bellezza non è più quindi il centro attorno al quale ruotano gli avvenimenti.


La protagonista vuole e ottiene tutto nella sua ricerca di calore, anche la testa del Battista, che con il suo martirio le aprirà la strada alla catarsi, facendola approdare a una nuova realtà dove finalmente conoscerà il suo “angelo”. Quattro danzatrici in scena rappresentano Erodiade, la Nutrice, lo Spirito del Bene e lo Spirito del Male. Un danzatore interpreta il ruolo di Giovanni Battista mentre un'altra ballerina è l'Angelo.


La scenografia, concepita da Alighiero e Boetti, celebre artista visivo contemporaneo prematuramente scomparso, crea un recinto di geometrica lucidità, uno spazio suggestivo come luogo di metamorfosi.


Lo spazio è stato diviso orizzontalmente da una linea rossa, verticalmente da un fondalino mobile sul quale è stato disegnato un cerchio rosso a indicare un equilibrio che si romperà con la decapitazione del Battista, la catarsi di Erodiade e la scoperta di un nuovo mondo.


Lo spettacolo si sviluppa in un discorso di dualità: Bene e Male, cielo e terra, chiave di lettura che viene sottolineata anche nella scelta dei costumi, il blu e il rosso.


vedi il video dello spettacolo


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